domenica 8 luglio 2012

GEROGLIFICO






Federico Guastella, Geroglifico, Libreria Editrice Urso, 2012 (€.9,50).


Federico Guastella, dirigente scolastico in pensione e una vita intera dedicata alla cultura, dà alle stampe una silloge di poesie - selezionata per il concorso Libri di-versi in diversi libri - significativamente intitolata Geroglifico.
Se decidiamo di recensire questo libro in un sito che "statutariamente" si occupa di opere esoteriche è per due differenti motivi.
Il primo è che la poesia è per sua natura un linguaggio esoterico in quanto simbolico, fatto di termini che rimandano a qualcos'altro, con una capacità evocativa straordinaria - tanto più in questi versi di Guastella - in cui un verso richiama un concetto, e questo un altro e quest'ultimo un altro ancora in una catena potenzialmente infinita, in cui ogni lettore può dare - nel senso che "è libero" di dare - un diverso significato al significante che è il verso poetico. E questo fa del linguaggio poetico un linguaggio simbolico a tutti gli effetti.
Ma il libro di Federico Guastella offre un secondo motivo, molto più valido e specifico.
In una raccolta in cui poesie d'amore, poesie d'impegno, poesie nostalgiche convivono fondendosi in una silloge armoniosa, a un orecchio appena allenato non può sfuggire un filo comune a molti componimenti dell'Autore siciliano, quello del frequente ricorso a una simbologia esoterico-massonica.
E' una simbologia che talvolta traspare in filigrana, a rappresentare concetti che esoterici - almeno all'apparenza - non sono: il melograno (Corona regale,/e minuscolo cosmo di semi/intrecciati,/e spazio di fecondità,/la melagrana.), la spiga di grano, il solstizio d'estate, la conchiglia che - pur senza una citazione esplicita - richiama con possente forza evocativa il simbolo dei pellegrini di Santiago di Compostella, viandanti alla ricerca della verità.
Ma c'è una poesia in cui la simbologia esoterico-muratoria emerge in tutta la sua vivida evidenza, come in una epifania; è il caso di "Catarsi", che riproduciamo per intero:

Generosa l'arte di sgrossare la pietra
che espelle scorie velenose dal giardino
della vita.
Ecco! Guarisce dalla sordità, fratello,
e libera dalla benda che oscura la pupilla.
Catarsi la sgrossatura della pietra.
Obbliga a frangere l'opaco specchio
del passato, a respingere gli avidi idoli
del presente che incalzano, e a levigarla
ogni asprezza della testata d'angolo
che, spiga di grano, ci sostiene.
Cerca dentro di te, fratello, il candore
del cigno.
E' futuro di pace,
spazio comune il suo cuore.
Voglia d'infinita luce.

Federico Guastella si rivela poeta vero e, se la grandezza della poesia si misura attraverso la sua forza evocativa, poeta grande.

Marco Rocchi 

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