Federico Guastella, Geroglifico, Libreria Editrice Urso, 2012 (€.9,50).
Federico
Guastella, dirigente scolastico in pensione e una vita intera dedicata alla
cultura, dà alle stampe una silloge di poesie - selezionata per il concorso
Libri di-versi in diversi libri - significativamente intitolata Geroglifico.
Se decidiamo
di recensire questo libro in un sito che "statutariamente" si occupa
di opere esoteriche è per due differenti motivi.
Il primo è
che la poesia è per sua natura un linguaggio esoterico in quanto simbolico,
fatto di termini che rimandano a qualcos'altro, con una capacità evocativa
straordinaria - tanto più in questi versi di Guastella - in cui un verso
richiama un concetto, e questo un altro e quest'ultimo un altro ancora in una
catena potenzialmente infinita, in cui ogni lettore può dare - nel senso che
"è libero" di dare - un diverso significato al significante che è il
verso poetico. E questo fa del linguaggio poetico un linguaggio simbolico a
tutti gli effetti.
Ma il libro
di Federico Guastella offre un secondo motivo, molto più valido e specifico.
In una raccolta
in cui poesie d'amore, poesie d'impegno, poesie nostalgiche convivono
fondendosi in una silloge armoniosa, a un orecchio appena allenato non può
sfuggire un filo comune a molti componimenti dell'Autore siciliano, quello del
frequente ricorso a una simbologia esoterico-massonica.
E' una
simbologia che talvolta traspare in filigrana, a rappresentare concetti che
esoterici - almeno all'apparenza - non sono: il melograno (Corona regale,/e
minuscolo cosmo di semi/intrecciati,/e spazio di fecondità,/la melagrana.), la
spiga di grano, il solstizio d'estate, la conchiglia che - pur senza una
citazione esplicita - richiama con possente forza evocativa il simbolo dei
pellegrini di Santiago di Compostella, viandanti alla ricerca della verità.
Ma c'è una
poesia in cui la simbologia esoterico-muratoria emerge in tutta la sua vivida
evidenza, come in una epifania; è il caso di "Catarsi", che
riproduciamo per intero:
Generosa l'arte di sgrossare la pietra
che espelle scorie velenose dal giardino
della vita.
Ecco! Guarisce dalla sordità, fratello,
e libera dalla benda che oscura la pupilla.
Catarsi la sgrossatura della pietra.
Obbliga a frangere l'opaco specchio
del passato, a respingere gli avidi idoli
del presente che incalzano, e a levigarla
ogni asprezza della testata d'angolo
che, spiga di grano, ci sostiene.
Cerca dentro di te, fratello, il candore
del cigno.
E' futuro di pace,
spazio comune il suo cuore.
Voglia d'infinita luce.
che espelle scorie velenose dal giardino
della vita.
Ecco! Guarisce dalla sordità, fratello,
e libera dalla benda che oscura la pupilla.
Catarsi la sgrossatura della pietra.
Obbliga a frangere l'opaco specchio
del passato, a respingere gli avidi idoli
del presente che incalzano, e a levigarla
ogni asprezza della testata d'angolo
che, spiga di grano, ci sostiene.
Cerca dentro di te, fratello, il candore
del cigno.
E' futuro di pace,
spazio comune il suo cuore.
Voglia d'infinita luce.
Federico Guastella si rivela poeta vero e, se la grandezza
della poesia si misura attraverso la sua forza evocativa, poeta grande.
Marco Rocchi